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Come affrontare la Cervicalgia con la Medicina Complementare


Il significato psicosomatico di cervicalgia è: “troppa razionalità associata a un rigido senso del dovere vissuto come impegno mentale”.

Solitamente chi soffre di “cervicale” è una persona socialmente inserita e affidabile nel lavoro e nelle amicizie ma che, per questi aspetti, paga un duro prezzo nella vita personale.

La prima vertebra che sostiene la testa non a caso si chiama Atlante, il titano mitologico condannato a sostenere su di sé l’intero peso del mondo, infatti chi soffre di cervicalgia, inconsapevolmente tenta un controllo mentale sui vari aspetti della realtà: sulle proprie emozioni e istinti; sul proprio corpo che è come se lo si osservasse dall’alto della mente e lo si trascurasse; sulle relazioni in generale che impronta su di un piano di rassicurante razionalità e anche sulla propria spiritualità che si impegna di impregnare di significati logici e filosofici.

Al super controllo spesso si associa la tendenza all’altruismo ovvero la tendenza ad occuparsi degli altri per non farlo di sé e sempre con l’intento di difendere la propria immagine di persona intelligente, sensata e sempre affidabile.

L’atteggiamento iper-razionale sicuramente risolve varie situazioni che vengono messe a tacere nel tentativo di non perdere la testa e tutto ciò avviene in maniera inconscia, come un atteggiamento mentale che conserviamo sin dall’infanzia e che farà si che la persona non riesca mai a rilassarsi veramente, a “mollare la presa mentale” anche quando lo desidererebbe. Questo lavorio mentale è sempre imbrogliato da un ragionamento, senza mai riuscire ad assaporare delle sensazioni, delle emozioni pure.

Cervicalgia: perché insorge il dolore?

Infine il dolore insorge per fare prendere coscienza della fatica fatta per mantenere questo equilibrio e della necessità di un cambiamento della propria “postura esistenziale”.

I suggerimenti di condotta psicosomatica che vengono dati in caso di cervicalgia sono di allentare la morsa del senso del dovere e di responsabilità ad esempio lasciando gli impegni non necessari e imparando a dire qualche NO, oppure ad esempio di cambiare l’ordine con cui si fanno le cose per rimparare a lasciare spazio anche agli imprevisti.

In tutto ciò possono aiutare certe tecniche di rilassamento e trattamenti sul corpo che portino a interrompere il legame tra corpo e parte razionale. Occorre rimparare a “staccare la spina” e per cominciare può essere sufficiente rimparare a farlo anche solo per la durata del trattamento inoltre se richiesto dal caso si può aiutare la persona con l’assunzione di rimedi offerti dalla natura stessa quali erbe, fiori, radici, gemme o altro.

La Riflessologia Plantare induce da sola ad un profondo stato di rilassamento e stimolando col micro massaggio o con la moxa certi specifici punti secondo i canoni della Medicina Tradizionale Cinese si allenta la tensione muscolare e si ripristina il corretto fluire energetico.

Il vero significato del dolore...

La Medicina Tradizionale Cinese reputa il dolore e così anche altri sintomi dei fenomeni finali di un disequilibrio iniziato a volte anche molto tempo prima della malattia e sicuramente differente da individuo ad individuo perché “ogni persona è un essere unico”. Ecco che allora i punti da stimolare in due persone sofferenti dello stesso sintomo saranno diversi a seconda della storia clinica, della personalità, delle caratteristiche fisiche, dell’età, del sesso di ognuno di loro.

Pertanto una visione olistica si basa sulla profonda conoscenza del corpo e dell’animo umano con il proposito di togliere si il sintomo ma anche di aiutare la persona a ritrovare un’armonia che sembrava perduta.

 

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